Aratro

Aratro in legno e ferro

Strumento a trazione animale, che presenta ancora tracce di colore celeste, costituito da varie parti: un manubrio, una maniglia di sganciamento, un corpo centrale di legno oggi tagliato (timone dell'aratro), il vomere girevole, che è di ferro e il coltro.

Misure

Lunghezza max. 1,33 m; larghezza max. 72 cm; altezza max. 67 cm
Aratro

tipologia

Attrezzo agricolo
-
Singolo

Materiali

Legno e ferro

In dialetto

Vordarécchie (aratro), manécchie (manubrio), gumèra (vomere), vúra o búra (timone)

Funzione principale

Funzione pratica: serviva a rimuovere la terra prima della semina, frantumandone le zolle più grosse e disponendola in solchi dritti e paralleli. Questo tipo di aratro, costruito in modo da poter smuovere la terra all'andata verso destra e al ritorno verso sinistra, spostando semplicemente il versoio (voltorecchio), consentiva di abbreviare il percorso dell'aratura andando avanti e indietro, facilitando così il lavoro.

impiego

Uso stagionale: utilizzato durante laratura.

Fruitore

Contadino

Area / Epoca

Valle Umbra
-
XX sec.

Elaboratore / Località

Artigiano/fabbro ferraio
-
Umbria, XX sec.
PROGETTO CO-FINANZIATO DAL PROGRAMMA FSC 2021-2027 
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